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I Giaccai, come i Marini sono originari di Pescia, mentre Nelda moglie di Mario Giaccai veniva da Lucca ed aveva due sorelle Albina e Nina.
Giuseppe Giaccai aveva una Ditta che faceva caffè, liquori (Cognac Vecchio Giaccai) ed altre cose e un negozio di alimentari; i suoi figli erano Alberto, Mario, Siro e Ida Un parente era Luigi Giaccai che aveva un pastificio.
Mario ha avuto 4 figli:
Stefania, Luciano, Fabio e Sonia. Suo fratello Alberto ne ha avuti tre Lorenzo. e Emmina che era mongoloide. e Paolo. Lorenzo ha studiato medicina a Firenze ed è divenuto ortopedico, mentre Paolo lavorava a Pescia nel ramo alimentare.
Nelda Franceschini era nipote di Giacomo Puccini. Sua madre Ramelde era la sesta delle sette sorelle di Giacomo.
La due famiglie Giaccai e Marini andavano spesso in vacanza insieme: in primo piano da sinistra Lily, Julia, forse Vittoria moglie di Alberto, Nelda, Mario con in collo Fabio; dietro da destra Letizia, Stefania, Marcella, Lucio, Alberto fratello di Mario e Lorenzo.
Lucio si laurea a Firenze inmedica ne 1937 e si sposa con Marcella a Firenze il 29 giugno 1941 e vanno in viaggio di nozze a Napoli (29 giugno- 25 luglio). Da lì Lucio doveva partire per l’Africa.
Marcella rientra a Vicenza dove dopo 9 mesi nasce Donatella, ma poi si sposta a Firenze in casa Giaccai con Nelda, Stefania, Fabio e Sonia.
Dopo l’8 settembre del 1943 ca. tutti si spostano a Celle ritenuto un luogo più sicuro.
Periodicamente Marcella e Stefania in bicicletta andavano a Pescia a fare rifornimenti alimentari al negozio Giaccai dove era restato Mario, il marito di Nelda e padre di Lucio. Il ritorno in bicicletta significava farsi a piedi il tratto da fondovalle a Celle con la roba e la bicicletta in collo, dato che la strada asfaltata non c’era.
Molto importante è stato il ruolo che Marcella ha avuto a Celle dopo 8 settembre 1943. Celle si trovava nella zona della Linea Gotica ed i tedeschi erano sui monti a sud di Celle. Marcella unica nella zona a parlare tedesco fu in grado di trattare con loro per mascherare le attività dei partigiani ed aiutare gli uomini di Celle a sfuggire ai rastrellamenti tedeschi. Anche dopo 50 anni la ricordavano per queste sue attività.
Finita la guerra nell’agosto del 1945 Lucio rientra dalla prigionia in Sud Affrica. Donatela e Daniela avevavo come vabbi due fotografie a capo del letto; quando rientrarono dalla guerra Lucio e Gioberto che tutti chiamavano per nome, loro due non li conoscevano e quindi Lucio non è stato mai chiamato con nome Lucio invece che babbo.
Rientrati a Firenze da Celle dove erano sfollati, inizia la vita familiare: Lucio cerca lavoro, ma il suo professore gli dice: “mi dispiace ma tutti i posti sono stati presi dai colleghi che non sono andati in guerra”. Segue un corso di specializzazione in radiologia ad Arezzo e poi avuta la segnalazione che l’Università di Beirut cerca un radiologo, avendo imparato bene l’inglese quando era prigioniero in Sud Africa, manda la sua candidatura. Nel 1949 parte per Beirut per prendere lavoro e trovare casa.
Marcella parte da Venezia in nave con i 4 figli; Donatella ha 8 anni, Barbara 3, Susanna 2 e Marco 3 mesi, arrivano il 1 gennaio 1950 a Beirut.
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