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Famiglia Marini

Teofilo era figlio di Roberto Marini (morto nel 1900) e Maria Luisa Frateschi. Roberto gestiva una ditta di pellami ereditata dal padre Lorenzo; questa ditta era stata prima una cartiera. Maria Luisa (morta nel 1908), era figlia di Luisa Herrera, una spagnola che il padre aveva incontrato nei suoi viaggi in nord Africa per acquisto di pellami, era una donna colta che conosceva anche il francese e scriveva romanzi edificanti.

Teofilo e Lily
Teofilo e Lily

Teofilo ha frequentato l’università a Firenze dove ha conosciuto Scipio Slataper, lo scrittore, Eugenio Vajna de Pava che sposerà sua sorella Marina ma morirà giovane in guerra nel 1916), e Biagio Marin che sposerà la sorella Pina.

Biagio_Marin_con_figlio_Falco
Biagio Marin e il figlio Falco
(morto durante la 2° guerra mondiale.

Teofilo ha conosciuto Lily a Firenze prendendo delle lezioni di tedesco e poi l’ha invitata a stare nella casa in cui viveva con le sorelle a Pescia.

Si sposano nel 1911 e il viaggio di nozze lo fanno nel Mar Baltico, come da tempo Lily desiderava fare. Arrivati ad Amsterdam attendono qualche giorno che il mare si calmi e poi una volta partiti Teofilo passa tutto il viaggio in cabina con lo stomaco sottosopra, mentre Lily tranquillamente se ne sta all’aria sul ponte.

Dopo il matrimonio nel 1911 Teofilo e Lily vanno a vivere a Villa Sainati a Marsalla sulla collina a est di Pescia.

Nel 1912 Teofilo viene richiamato e partecipa alla guerra in Libia, rietrato in Italia viene poi mandato sul fronte orientale dove prende la malaria. Nel frattempo nasce il 14 novembre 1914 Julia (il primo gennaio del 14 era nato Lucio). Scipio Slataper venendo da Roma per andare a Trieste, era passato da Pescia a salutare il suo amico Teofilo ed aveva conosciuto la Julia appena nata. Julia sposerà poi nel 1941 il figlio di Scipio anche lui con il nome di Scipio.

Tornato a casa in convalescenza nel 1916, dopo 9 mesi, nasce il 30 agosto 1917 Marcella che dopo alcuni mesi sopravvisse alla spagnola .

Tornato al fronte, durante la ritirata di Caporetto sul Piave, Teofilo  impedisce ai suoi soldati di scappare e riceverà per questo la medaglia d’argento al valor militare.

Affettuosa presa di giro di Teofilo scritta dai suoi soldati

Presa di giro di Teofilo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finita la guerra Teofilo torna a casa e inizia ad insegnare italiano, storia e latino alle scuole medie a Lucca e per questo compra una auto, una Fiat 509 la cui manutenzione costa un bel po’ di soldi; vende l’auto a Mario Giaccai quando si trasferisce con la famiglia a Vicenza dove la macchina serviva meno.

spese auto

Nel dopoguerra nascono a Pescia l’11 marzo 1919 Letizia e poi il 26 agosto 1925 Graziella.
Teofilo e Mario Giaccai erano socialisti e antifascisti. Questa posizione politica costringe nel 1929 Teofilo , che non ha mai voluto prendere la tessera del Partito fascista,  ad andare via da Pescia; un suo amico piemontese, che lavorava a Roma in qualche Ministero, gli aveva detto che era probabile lo volessero mandare al confino; si trasferisce così con tutta la famiglia a Vicenza dove continua a fare l’insegnante. E dove diviene presto un punto di riferimento antifascista per molti  giovani.

Vicenza Via della pace 211

 

 

I primi tempi vissero in una casa poco gradevole in Viale San Felice e poi si trasferirono in Via della Pace 112, in una casa con giardino, un pozzo e con dietro campi aperti.

Questa è una foto di streetmap e il pozzo non c’è più forse per far posto ad un parcheggio; davanti alla casa in fondo c’era un pollaio con le galline che stavano, invece che in terra, sui rami degli alberi.

 

 

Teofilo nonna Lily Julia Marcella Letizia e Graziella a Vicenza al pozzo
compleanno di Teofilo il 25 aprile 1939, pochi mesi prima della morte

Lily e le 4 figlie
Lily con le 4 figlie a Limone (Piemonte)

Teofilo e le 4 figlie
Teofil con le 4 figlie al Forte dei marmi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nelle vacanze di Natale la famigia andò a Limone in Piemonte per ringraziare l’amico di Teofilo che lo aveva avvisato del rischio che fosse mandato al confino. Graziella ricorda: “Faceva un freddo birbone!!”

Durante le vacanze la famiglia Marini e la famiglia Giaccai andavano a Vitoria Apuana sulla spiaggia di fronte a Villa Pellizzi dove ogni villa aveva la sua cabina.  Graziella ricorda che il fine settimana veniva Mario Giaccai e portava alle bimbe molti giocattolini che erano allora allegati a prodotti stranieri; soprattutto portava molte caramelle Rossana che lei adorava.

Una volta trasferiti a Vicenza nel 1929, facevano vacanza un mese al mare ed un mese in montagna.
I  primi tempi in Val di Tures e poi a Moso  con  la famiglia Berti che da anni affittava lì sempre la solita casa. Il Prof. Berti aveva pubblicato nel 1928 il libro Le dolomiti orientali dove era stato durante la 1° guerra mondiale e che quindi conosceva molto bene.

I Berti avevano tre figli Sandro (morto in guerra) , Tito e Camillo che sono restati amici di tutte le sorelle Marini fino alla fine. Una nipote dello zio Wolfgang (figlio della sorella di Lily Friedel) ha studiato medicina a Padova ed ha poi sposato il figlio di Pucci Cevese, grande amico di Julia, Sandro Cevese. Pucci era un diplomatico ed è morto giovane durante un safari in Africa. La moglie con 2 figli vive a Roma e lavora alla Ambasciata tedesca.

Marcella e ProfBerti
Marcella con prof. Berti dopo aver scalato la grande delle 3 Cime.

Nel 1938 Lucio, Stefania. Marcella, Julia e Gigi Chiosti andarono a sciare a Garmish. Marcella, nel frattempo, si era innamorata di Lucio. C’erano già state “corrispondenze amorevoli”; Graziella ricorda che nell’estate del 1940,  6 mesi dopo che era morto Teofilo, portarono Lily in montagna per farla riprendere un po’; non andarono a Moso perchè lì ci sarebbero stati troppi ricordi, ma andarono a Santa Lucia in Carnia. Un giorno mentre stavano preparando gli gnocchi di patate, lanciandone ogni tanto qualcuno contro la parete in legno di una stalla lì vicino per provarne la consistenza ;-), e Marcella stava con un ginocchio al sole per cicatrizzare bene una brutta sbucciatura, comparve Lucio con grande sorpresa di Graziella (lei suppone che Marcella e Julia sapessero qualcosa di questo arrivo!).

I mariti alla 2° guerra mondiale

Il 30 agosto 1939 muore a Monaco di Baviera Teofilo che si era recato là per una operazione di appendice. Da tempo aveva problemi con l’appendice, e nel timore di essere richiamato, non voleva operarsi da militare e andò a Monaco di Baviera dove in quel tempo studiava all’università la Julia.. Morì per un embolo non esistendo allora la calciparina.non volendo Lily riceveva dalla sua famiglia un aiuto economico, ma Julia e Marcella si mettono subito a lavorare come insegnanti. Il padre di Lily aveva una fabbrica di acciaio a Kemniz in Germania.

Nel 1941 si sposano Julia. Marcella e Stefania;  nel 1942 nascono a Vicenza Donatella e Aurelio e a Firenze Daniela, figlia della sorella di Lucio, Stefania.

Dopo l’ 8 settembre del ’44 Marcella era andata a Firenze dai Giaccai per poi trasferirsi a Celle. A Vicenza  come in tutte le città la situazione non era tranquilla allora il professor Berti che si trasferiva con la famiglia a Sarcedo (vicino a Thiene) nella villa Suman di sua moglie, non volle lasciare ” quelle povere tose” a Vicenza e offrì una parte della villa alle Marini (Lily, Jiulia,Aurelio, Letizia e Graziella: Rimasero lì fin dopo la fine della guerra.

Dopo la fine della guerra, Julia andò ad abitare a Trieste per qualche tempo dalla suocera Gigetta (vedova di Scipio Slataper e madre di Scipio secondo), poi tornò a Vicenza fino al 1959, quando tornò definitivamente a Trieste con la nonna Lily e la Donatella che, finito il liceo a Beirut, era venita in Italia per iniziare l’università.

Vicenza colazione in giardino 3
Colazione a Vicenza: Marcella, Donatella, nonna Lily, Barbara, Susanna, Marco e Julia  1959.

Letizia

Dopo una laurea in scienze naturali a Padova ha avuto una vita lavorativa avventurosa. Ha lavorato a Pallanza ad un istituto di biologia maria, poi a MIlano come segretaria alla Rinascente perchè conosceva le lingue, nel Golfo Persico presso una Università americana. A Beirut alla scuola maschile dei salesiani, a Istambul alle scuole italiane e infine all’Università di Mashad in Persia dove insegnava scienze in inglese e poi anche in farsi (persiano). Le sue lettere sono di difficile lettura perchè sono scritte un po’in italiano, un po’ in francese, tedesco, inglese e anche qualche parola di farsi.

Caduto lo shah, nel 1979 con il regime di Komeini le cose peggiorarono molto per gli stranieri e fu costretta a venire via dalla Persia con poco più dei vestiti addosso, lasciando tutta la casa che si era comprata e tutto il suo contenuto. Andrò a vivere dalla Julia a Trieste. Insegnò un po’ a Sandrigo, vicino a Vicenza, facendo la pendolare da Trieste e dopo la rottura di un femore e operazioni mal riuscite, si ammalò di sclerosi multipla a morì nell’agosto 1995 ed è sepolta con Teofilo, Lily e la Julia nel cimitero vicino a La Felce.

Ha sempre portato a tutti, quando tornava in Italia, grandi regali persiani: tappeti, anelli, collane ecc.

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